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Viale Arsia, 70 - 09013 Carbonia (CI)
Orari apertura: dal Lunedì al Giovedì (08:00 - 15:30) - Venerdì (08:00 - 13:30)
Le radiografie si eseguono dal lunedì al giovedì, dalle 8:00 alle 12:00
Dir. Sanitario: Dott.ssa Maria Antonietta Uda


Ecografia addome completo

Che cos'è l'ecografia dell'addome completo?
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È un'indagine che non prevede l'uso di radiazioni e si basa sull'emissione di ultrasuoni, che non provocano danno all'organismo. Viene condotta mediante focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici dell'organo. Le registrazioni ottenute sono dette immagini ecografiche.
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A che cosa serve l'ecografia dell'addome completo?
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Con l'ecografia dell'addome completo si esplorano il fegato, la cistifellea, le vie biliari, la milza, i reni, il pancreas, lo stomaco, i grossi vasi sanguigni, la vescica, l'utero, le ovaie e la prostata. L'esame viene impiegato per visualizzare la morfologia dei parenchimi e l'eventuale presenza di lesioni.
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Sono previste norme di preparazione?
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Per l'ecografia dell'addome completo è utile prepararsi con una dieta leggera nei giorni precedenti. Per esaminare la parte inferiore dell'addome è necessario che la vescica sia piena: per questo da due ore prima dell'esame è importante non urinare e bere acqua naturale, tè o camomilla. È necessario mantenere il digiuno nelle sei ore precedenti l'esame.
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Chi può effettuare l'ecografia dell'addome completo?
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Chiunque può sottoporsi all'ecografia dell'addome completo.
L'ecografia dell'addome completo è pericoloso o doloroso?
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Questo esame non è doloroso e non comporta rischi perché non sfrutta radiazioni ionizzanti ma onde a ultrasuoni, innocue per l'organismo.
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Come funziona l'ecografia dell'addome completo?
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Durante l'esame il paziente viene fatto sdraiare a pancia in su. La procedura non è dolorosa e prevede lo scorrimento della sonda ecografica - azionata manualmente dal medico - sull'addome preventivamente cosparso di un gel trasparente che ha lo scopo di favorire il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda. Il medico potrà invitare il paziente a trattenere il fiato, oppure a cambiare posizione, ad esempio mettendosi sul fianco, per mettere meglio in evidenza alcuni organi da esaminare.